Descrizione
È trascorso un anno quando è iniziata l’epidemia Covid-19 e ci ritroviamo nuovamente in una situazione di grave emergenza, con la chiusura delle scuole e l’attivazione della didattica a distanza da parte della Regione Piemonte, in conseguenza di quanto previsto dai decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri.
Nella storia della nostra Repubblica abbiamo vissuto numerose emergenze ma sempre si è trattato di eventi di breve durata e localizzati in aree specifiche; l’epidemia Covid-19, invece, ha portato le strutture pubbliche a un livello di stress mai visto in precedenza, con un impegno ininterrotto per mesi e con un’operatività ridotta a causa dei contagi nell’organico, dalla sanità alle forze dell’ordine fino ai dipendenti della pubblica amministrazione.
Per questa ragione è fondamentale adottare comportamenti responsabili, non per evitare le sanzioni (in una situazione, per di più, nella quale controllare tutto e tutti è impossibile) bensì perché se non andiamo tutti nella stessa direzione non riusciremo a uscire velocemente da questa drammatica situazione.
Perciò ricordiamoci di:
- indossare sempre la mascherina (e non portarla sotto al mento o al gomito) per evitare la diffusione del contagio e tutelare, dunque, prima gli altri e poi noi stessi;
- evitare gli assembramenti e mantenere la distanza tra le persone;
- lavarsi frequentemente le mani.
I provvedimenti sulla didattica a distanza sono la prova che stiamo affrontando la “terza ondata” di questa epidemia e perciò dobbiamo comportarci in modo attento e responsabile come un anno fa, all’inizio dell’emergenza Covid-19. Comprendo il disagio di famiglie e studenti, e ripeto che non è possibile adottare misure così drastiche come la chiusura delle scuole comunicandole venerdì e disponendo che siano efficaci già da lunedì, mettendo in difficoltà il personale degli enti locali e della scuola, sottoposto a uno stress così prolungato. È giusto prendere tutte le misure utili per fronteggiare la crisi ma è necessario concordarle in anticipo, anche tenendo in considerazione che se i ragazzi restano a casa le famiglie devono potersi organizzare in tempo.
Il Sindaco
Emanuele De Zuanne
Nella storia della nostra Repubblica abbiamo vissuto numerose emergenze ma sempre si è trattato di eventi di breve durata e localizzati in aree specifiche; l’epidemia Covid-19, invece, ha portato le strutture pubbliche a un livello di stress mai visto in precedenza, con un impegno ininterrotto per mesi e con un’operatività ridotta a causa dei contagi nell’organico, dalla sanità alle forze dell’ordine fino ai dipendenti della pubblica amministrazione.
Per questa ragione è fondamentale adottare comportamenti responsabili, non per evitare le sanzioni (in una situazione, per di più, nella quale controllare tutto e tutti è impossibile) bensì perché se non andiamo tutti nella stessa direzione non riusciremo a uscire velocemente da questa drammatica situazione.
Perciò ricordiamoci di:
- indossare sempre la mascherina (e non portarla sotto al mento o al gomito) per evitare la diffusione del contagio e tutelare, dunque, prima gli altri e poi noi stessi;
- evitare gli assembramenti e mantenere la distanza tra le persone;
- lavarsi frequentemente le mani.
I provvedimenti sulla didattica a distanza sono la prova che stiamo affrontando la “terza ondata” di questa epidemia e perciò dobbiamo comportarci in modo attento e responsabile come un anno fa, all’inizio dell’emergenza Covid-19. Comprendo il disagio di famiglie e studenti, e ripeto che non è possibile adottare misure così drastiche come la chiusura delle scuole comunicandole venerdì e disponendo che siano efficaci già da lunedì, mettendo in difficoltà il personale degli enti locali e della scuola, sottoposto a uno stress così prolungato. È giusto prendere tutte le misure utili per fronteggiare la crisi ma è necessario concordarle in anticipo, anche tenendo in considerazione che se i ragazzi restano a casa le famiglie devono potersi organizzare in tempo.
Il Sindaco
Emanuele De Zuanne
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Ultimo aggiornamento pagina: 08/03/2021 15:01:52